lunedì 19 novembre 2012

* BINDI *





E' da un pò di tempo che ci penso, mi piacerebbe rimettermi il Bindi,
Ho iniziato a portare questo fregio quando avevo più o meno 19 anni, all'epoca  abitavo a Parigi per gentile concessione della scuola di moda che frequentavo e che quell'anno aveva assegnato a me e ad altre compagne di corso una borsa di studio per andare a vivere proprio in questa meravigliosa città!!!
Proprio lì insieme alle mie colleghe ci siamo scatenate in una serie di prove tecniche "alla ricerca di uno stile personale" che comprendeva trucchi che neanche 
"Clio make-up" si sarebbe mai sognata, un'abbigliamento ipervariopinto dove non potevano mancare piume, pailettes e zatteroni (un pò ambiguo forse...), la colorazione (preceduta ovviamente da una decolorazione) dei capelli nelle tinte più svariate, io per esempio ho portato il fucsia per più di un'anno seguito da blu elettrico, verde tropicale, lilla, arancione, rosso semaforo, e un verde fluo che non se ne andava più.
Tra i vari accessori ( chiamiamoli così) era prevista la sottolineatura della righa in mezzo dei capelli con una matita colorata per gli occhi,  alla fine della riga di eye liner sulle palpebre dei graziosi swarovski colorati come due piccole lacrime e infine il famoso Bindi sulla fronte che faceva tanto "danzatrice del ventre".
Quando andavamo in giro tutte così variopinte ci chiamavano "Spice Girls" e difficilmente ci facevano entrare in altri locali se non al Queen (e già da lì avremmo dovuto intuire qualcosa circa il nostro stile ma non eravamo così argute).
Col passare degli anni visto che lavoravo come stilista di moda in una delle più importanti aziende italiane non c'è stata nessuna necessità di cambiare stile, anzi vi dirò che tra tutti ero anche considerata abbastanza sobria.
Ora però le cose sono cambiate e adesso sono diventata il contrario di quella che ero a quei tempi cioè rompiballe e noiosetta anche nel look complice anche il notevole aumento di peso*.
Così ripensando a quel bel periodo della mia vita mi è venuto in mente che almeno il Bindi potrei ricominciare a metterlo, è una cosa leziosa ma non troppo impegnativa, presa dalla curiosità ho anche fatto delle ricerche nella rete e ho trovato dei significati interessanti che all'epoca nella mia superficialità oltre alle apparenze non mi ero mai fermata a soppesare, così visto che mi è sembrata una cosa interessante ho pensato di informare anche voi facendo un copia incolla, preso dal sito www.guidaindia.com, che spero vi appassionerà:
Letteralmente Tilak significa segno. Alcuni studiosi sono propensi ad associare il comune colore rosso utilizzato in India per segnare la fronte con il sangue, poichè si crede che nella società degli Arya i mariti usassero segnare col proprio la fronte delle mogli, come simbolo di proprietà.
La comune usanza delle donne indiane di applicarsi un segno tra le sopracciglia, disegnato col Kumkum, un pigmento rosso scuro in pasta o liquido, o di apporvi in sua vece un Bindi, acquistabile adesivo e del diametro, colore e disegno desiderato, potrebbe derivare proprio dall'antica pratica Arya. La condizione vedovile infatti tradizionalmente esclude l'uso di questi - come degli altri - ornamenti.

La probabile tradizione tribale fu poi assorbita dalla religione e una visita al tempio per la Puja, i riti d'adorazione della divinità, termina con l'applicazione del segno sulla fronte del fedele da parte del sacerdote. Il punto di applicazione è chiamatoterzo occhio o occhio spirituale ed è considerato la sede della più importante terminazione nervosa del corpo umano, secondo la scienza ayurvedica. Il Tilak, per le donne, può essere composto da varie sostanze mentre quello per gli uomini è prevalentemente composto di pasta di legno di sandalo, nota per le sue proprietà rinfrescanti.

Il Tilak è dunque generalmente un segno vermiglio applicato sulla fronte. Ma questo assume anche un significato di appartenenza religiosa più specifica, assumendo diversi colori e forme a seconda della divinità adorata o della confratenita di appartenenza: i seguaci devoti di Vishnu lo applicano in forma di Urossa, beige o zafferano, composta con pasta di sandalo e polvere di ocra. Quelli votati a Shiva formano con la cenere tre linee orizzontali, oltre ad applicarsi vari pigmenti anche sulle braccia e sul torace.

Per gli uomini un Tilak leggermente allungato è comunemente considerato un portafortuna, e la sua applicazione prima di un evento importante assume particolare significato di buon auspicio; ma di fronte a impegni solenni, giuramenti e grandi imprese, in alcuni casi gli uomini ricorrono ancora al proprio sangue per segnarsi la fronte. Bindis adesivi di ogni forma e colore sono oggi acquistabili e sono largamente usati in India dalle donne di ogni condizione, casta e religione. Cambia il disegno e il materiale a seconda della moda e dell'epoca, ma l'ornamento in sè non è mai caduto in disuso.

* Quest'anno in verità ho perso 20 kg ma sono ancora a metà percorso sigh!
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mercoledì 7 novembre 2012

*Nuovo Progetto*

Salve a tutti amici cari,
finalmente potrò mostrarvi alcune foto de "La Bottega dell'Erba Matta" (da notare l'erba sul pavimento, che però verrà rimossa nel periodo invernale), che è il progetto più grande a cui avevo mai lavorato fin'ora.


Il negozio anche se con un pò di fatica iniziale è partito e spero che ci darà grandi soddisfazioni e perchè no anche uno stipendio prima o poi, sarebbe bello poter campare facendo quello che ci piace di più e visto che i tempi sono duri per tutti c'è una sorpresa anche per voi, infatti presso la nostra erboristeria tutti i bloggers che mi seguono potranno usufruire del 10% di sconto su tutti gli articoli!!!


E' un momento un pò difficile per tutti ma se ci diamo una mano a vicenda ce la possiamo fare, considerando che tra un pò è anche Natale, quindi se volete fare dei regalini quì ne trovate per tutti i gusti e avrete anche uno sconto!!!


Negozio a parte da qualche tempo ho anche una casa presa in affitto che pago con molta fatica ma che comunque mi rende felice,apparentemente l'ordine e la pulizia regnano sovrani, ma se solo provaste ad aprire un cassetto o l'anta di un'armadio vi prenderebbe un colpo e in più vi si potrebbe scaraventare sulla testa tutto il suo consistente contenuto, in più mancano alcune cose da sistemare, alcuni mobili da ridipingere, alcuni ogetti da riciclare e personalizzare, credo che il mio prossimo progetto sarà cambiare look ad una coppia di abadjour che ho preso in un mercatino dell'usato a 7 euro che sono un pò bruttini ma visto l'occasione ho pensato che mettendoci un pò di fantasia sarebbero diventati bellissimi...staremo a vedere cosa riuscirò a fare!!!
Nella casa nuova con tutti gli impegni che ho avuto recentemente non ho potuto fare le "grandi opere d'arte" che ero riuscita a fare con quella di prima ma ho tante idee che mi frullano per la testa e anche se il tempo a mia disposizione è limitato spero che riuscirò a renderla meravigliosa come piace a me ( i gusti sò gusti).

Un caro saluro a tutti da *Anka*.

P.S. Per poter usufruire dello speciale sconto riservato a voi bloggers basta far parte dei miei follower e venire presso "La Bottega dell'Erba Matta" in Via Stanislao Carcereri 27 a Roma zona Garbatella ( ...si vicino a dove hanno girato i "Cesaroni"), la vietta è un pò nascosta ma si trova dalla parte di Circonvallazione Ostiense veso la Cristoforo Colombo, nella parallela del "liceo scientifico Socrate" ( lo conoscono tutti), non potevo essere più precisa di così!
Ovviamente fatevi riconoscere.
Gli orari di apertura sono: dal lun al ven dalle 9:30 alle 19:30 orario continuato , sab dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30, domenica siamo chiusi ( ma sotto natale saremo aperti anche di domenica).
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